martedì 11 aprile 2017

https://padlet.com/Angelo/nativi_digitali

In questo link il mio contributo al padlet del prof Angelo Chiarle sui nativi digitali:



·       Le TIC valgono davvero a motivare gli studenti?
Ho iniziato ad usare le nuove tecnologie, già dalla fine degli anni 90, da allora, seppur con mille difficoltà, ho portato le mie idee in classe, trasformando la lezione frontale in una lezione dinamica e coinvolgente, dove i ragazzi riuscivano a sentirsi protagonisti del loro apprendimento. Dopo la lavagna luminosa con i lucidi che mi permettevano a proiettare la lezione sulla parete dell’aula, sono stati i power point a entrare nelle classi, i primi a insegnare i collegamenti ipertestuali, i primi a rendere la lezione un “gioco”.
·       Quali resistenze hai incontrato da parte sia dei ragazzi sia delle famiglie?
Non ho mai incontrato resistenze da parte delle famiglie, né da parte dei ragazzi, anzi hanno sempre apprezzato la lezione innovativa. Ricordo quando per la prima volta ho fatto entrare in classe il test a scelta multipla con la piattaforma Kahoot, l’entusiasmo era alle stelle e tutti hanno partecipato attivamente al “gioco”, si perché le TIC danno la possibilità, a noi docenti, di insegnare giocando e ai ragazzi, di imparare divertendosi.
·       Quali esperienze gratificanti sei riuscita/o a realizzare grazie alle TIC?
Le TIC si sono rivelati utilissimi nelle classi in cui sono presenti alunni problematici, le nuove tecnologie aiutano questi ragazzi a integrarsi nel gruppo classe e partecipare alle varie attività.
·       Il gioco (le TIC) vale davvero la candela (gli apprendimenti)?
Il lavoro dell’insegnante si moltiplica, bisogna programmare le varie attività e organizzarle in modo da non perdere tempo all’interno della classe. L’apprendimento viene facilitato


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